Tab Article
Uno dei centri del plot contemporaneo, del romanzo contemporaneo, sta in quella sorta di avvitamento e inquietudine che il soggetto, l'autore, il protagonista, mostrano nel procedere della scrittura. Una scrittura del "secolo dell'ansia", ha detto autorevolmente Eliot, che non può non registrare da un lato l'implosione e la crisi, dall'altro provvedere al suo contrario: uscire dal labirinto. È quanto avviene in questa sospensione narrativa che Laura Tonti offre con la sua Anima Di Vina e la conseguente Banca Rotta. Producendo, anzi prediligendo un registro totalmente surrealista, bretoniano, l'autrice tenta di evitare la suggestione del realismo e si avvicina a certe astrazioni o fertili magnetismi di Tommaso Landolfi, in un clima tra fabula e principio di realtà. "Lei intanto non smetteva di lavorare e di bastare a se stessa. La sera al rientro si trovava nella strada la stessa potente atmosfera di indifferenza intensa ed oscura del lavoro. E allora Vina si preparava alla fuga e si rifugiava in silenzio a casa racchiusa nel suo stesso sogno, un sogno ancor più grande di lei. Una bellezza sofferta e lo strano calmo candore di una vita migliore esprimeva la delicatezza del suo viso: era meraviglioso questo vagare in una donna, meraviglioso lo scopo. Come si poteva sopportare di ostacolarla o ferirla? A guardarla muoversi era come una nuvola soffice che meditava sempre, in qualche modo remota... che bella creatura, come l'anima di una fiamma." Laura Tonti Parravicini è nata a Milano dove vive e lavora. Dopo gli studi giuridici presso l'Università Cattolica si è dedicata pienamen- te alla scrittura. Questa è la sua opera prima.